L’ARBITRATO PIACE ANCHE AL CONDOMINIO

Con la Sentenza n. 8698 del 17/03/2022 la II sez. della Corte di Cassazione ha stabilito che quando il regolamento condominiale contenga una clausola compromissoria, cioè stabilisca che le eventuali controversie fra condomini ed amministratori sia deferita ad un arbitro, rientrano nella competenza arbitrale tutte le cause di cui il regolamento stesso può rappresentare il fatto costitutivo.

In pratica, ogni lite afferente ai rapporti fra condomini, o fra amministratori e Condominio, che abbia a che fare con la cosa comune può essere risolta ricorrendo all’arbitrato se contemplato nel regolamento condominiale.

I concetti importanti che emergono da questa massima sono:

  1. Le controversie nei Condomini si possono risolvere tramite arbitrati, senza necessariamente doversi rivolgere al Giudice
  2. Anche quando non è elencato espressamente l’ambito di competenza dell’arbitrato, rientra nel giudizio arbitrale tutto ciò che riguarda l’uso delle cose comuni
  3. All’arbitrato si può ricorrere anche ogni volta che si debba giudicare l’operato dell’amministratore

Con questi fondamentali principi si allarga alquanto l’applicabilità dello strumento dell’arbitrato, che entra così a pieno titolo anche nelle liti condominiali facendo risparmiare tempo, danaro e fatica a tutti, soprattutto quando, come in questi tipi di controversie, l’oggetto del contendere è palesemente modesto rispetto alla mole di costi e di energie che comporta una lite giudiziale.

Dunque è inevitabile consigliare a tutti coloro che abitano in un Condominio di inserire la clausola compromissoria nel regolamento condominiale, magari avvalendosi di bravi consulenti che possono coniare ad hoc la clausola più confacente a quel singolo Condominio.

Così si eviterà stress, si dimezzeranno i costi e i tempi, e la questione verrà risolta nella maniera più semplice possibile.

Se non l’avete ancora fatto, pensateci!!