Alcune strutture equestri si accostano all’impartire lezioni di equitazione con troppa leggerezza nell’errata convinzione di non essere responsabili in caso di danno od incidente.

Il gestore del maneggio, o l’istruttore, non sono automaticamente esclusi dal risarcimento del danno nel caso in cui un cavaliere cada da cavallo o si faccia male in corso di lezione.

Con ordinanza n. 6737 del 08/03/2019 la Cassazione Civile sez. III , proprio in punto di responsabilità del gestore del maneggio ha concluso che egli risponde del danno al cavaliere nel corso di lezione di equitazione nella sua qualità esercente di attività pericolosa, ai sensi dell’art. 2050 c.c. in caso di allievi principianti, ai sensi dell’ art. 2052 c.c., nel caso di allievi esperti.

Ecco che per liberarsi dalla responsabilità, in caso di danno a cavaliere principiante, il gestore del maneggio deve provare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno mentre in caso di cavaliere esperto dovrà provare si è trattato di caso fortuito.

“ La diversa qualificazione dell’ipotesi di responsabilità discende, come osservato dal Procuratore generale, dal principio per cui l’attività svolta presso un maneggio è quando si verta in tema di danni conseguenti ad esercitazioni di un principiante non in grado di governare le imprevedibili reazioni dell’animale con applicazione della presunzione di cui all’articolo indicato, che prevede l’obbligo per il gestore dell’attività pericolosa di risarcire il danno a meno che non provi di aver adottato tutte le misure idonee ad evitarlo”.

A questo proposito, Cass. n. 12392 del 2016 chiarisce che

“l’attività di equitazione viene notoriamente annoverata tra le attività pericolose e sussunta nell’art. 2050 c.c. ma se la cavallerizza è esperta, la medesima attività rientra tra i danni cagionati dagli animali ex art. 2052 c.c.”

BELLISSIMI, EMOZIONANTI NUOVI INIZI!

Natura, animali e sport sono da sempre la mia passione, motivo per cui tempo, impegni familiari ed economie permettendo colgo ogni occasione per viverli ed il più delle volte in compagnia delle mie figlie che col loro arrivo continuano ad arricchire la mia quotidianità con ripetute varianti in corso d’opera!

Tra gli animali che adoro ci sono i cavalli, passione ereditata da mio padre. Sfortunatamente da bambina, non ho avuto possibilità nel praticare equitazione se non … coi cavallini giocattolo!

Ricordo ancora l’emozione della prima mia lezione: monta western, l’unica praticata in uno dei rari maneggi da me raggiungibili.

Ora trovo squisito il dressage e mi piacerebbe tantissimo cimentarmi con l’endurance …chissà…nel mentre mi adopero perché le mie figlie, quando possibile, familiarizzino con l’arte equestre in genere.

Il primo cavallo l’hanno toccato che avevano pochi mesi ed è stato subito amore.
Quasi ogni anno le visite a FIERACAVALLI di Verona ( tanto che ormai dovremmo esserne ambasciatrici!!!) battesimo della sella, gite in agriturismi o maneggi sino a che non ho ben pensato di utilizzare il cavallo come mezzo di comunicazione per gestire una situazione emotiva non semplice per una mamma priva del libretto di istruzioni delle figlie ma ben dotata di difficoltà nella gestione casa – lavoro – famiglia, senza aiuti e senza tempo per svago personale se non dopo la messa a nanna delle creature: l’umore insomma non era sempre dei migliori!!

Iniziai così la ricerca di un maneggio accessibile anche ai piccoli, facilmente raggiungibile da casa, con orari e richiesta economica “umana”.

Finalmente in una giornata di autunno inoltrato, all’uscita di scuola portai le mie bimbe – a sorpresa – al maneggio. La più piccola aveva 4 anni, la più grande 6 ….faccini increduli e meravigliati con bocche che non smettevano di sorridere!

Presi un semplice pacchetto di 10 lezioni. L’interazione e l’empatia bambino – cavallo era tangibile come pure l’influenza benefica dell’animale sulle mie figlie tanto che anche le maestre si accorsero dei cambiamenti positivi. Svilupparono quasi immediatamente un maggior controllo di sé e consapevolezza del proprio essere anche perché ricordavo loro che erano responsabili del cavallo e dovevano essere in grado di farsi ascoltare.

Il lato negativo? Il costo!!

L’attività equestre è stata interrotta e svolta a più riprese nel corso del tempo, utilizzando voucher, regali per compleanni, cresime e comunioni….insomma tutto era buono per avere il FONDO EQUITAZIONE e la cosa che più mi lasciava perplessa era che rinunciavano facilmente a qualunque giocattolo ed uscita pur di andare a cavallo.

Faticai a trovare un’offerta adeguata tenuto conto anche del tempo necessario per raggiungere le strutture sportive, la serietà del maneggio oltre che del personale, il modo in cui venivano tenuti ed accuditi i cavalli. Nel momento in cui affidai le mie figlie agli istruttori dovetti concedere fiducia a loro ed ai cavalli…delle mie figlie già l’avevo, limitatamente a quanto possibile per bambine cosi piccole.

La prima esperienza delle mie figlie riportò a galla sensazioni avute con le mie prime 10 lezioni.….motivo per cui poi cercai altro!